Linee di investimento Comparto Garantito

Linee di investimento

Comparto Garantito

Categoria del comparto: Garantito.

Finalità della gestione: la gestione è volta a realizzare con elevata probabilità rendimenti che siano almeno pari a quelli del TFR, in un orizzonte temporale pluriennale. La presenza di una garanzia di risultato consente di soddisfare le esigenze di un soggetto con una bassa propensione al rischio o ormai prossimo alla pensione.

N.B.: i flussi di TFR conferiti tacitamente sono destinati a questo comparto. Il comparto Garantito è, inoltre, quello di default in caso di RITA e in caso di mancata scelta di un comparto da parte dell’iscritto all’atto dell’adesione.

Garanzia: È presente una garanzia di restituzione del capitale versato alla scadenza del mandato di gestione, nonché nel durante al verificarsi dei seguenti eventi in capo agli aderenti previsti dal D. lgs. n.252/2005:

  • I. esercizio del diritto alla prestazione pensionistica (art. 11, comma 2 del Decreto);
  • II. riscatto totale per invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo (art. 14, comma 2 lettera c) del Decreto);
  • III. riscatto per inoccupazione per un periodo superiore a 48 mesi (art. 14, comma 2 lettera c) del Decreto);
  • IV. riscatto per perdita dei requisiti di partecipazione (art. 14, comma 5 del Decreto); 
  • V. riscatto per decesso (art. 14, comma 3 del Decreto);
  • VI. anticipazioni per spese sanitarie (art. 11, comma 7 lettera a) del Decreto);
  • VII. anticipazioni per acquisto o ristrutturazione prima casa (art. 11, comma 7, lettera b) del Decreto); 
  • VIII. Rendita Temporanea Integrativa Anticipata (art. 11, comma 4, del Decreto).

Per gli aderenti del settore pubblico i richiami al Decreto si intendono riferiti al D.Lgs. 124/93 in relazione ai medesimi eventi, ove previsti.
Il rilascio della garanzia è realizzato nel rispetto delle disposizioni emanate ai sensi dell’art. 6 del D. MEF n. 166/14 e successive eventuali modificazioni.

Orizzonte temporale: breve periodo (indicativamente fino a 5 anni).

Politica di investimento: .

Sostenibilità: il comparto non adotta una politica di investimento che promuove caratteristiche ambientali o sociali o ha come obiettivo investimenti sostenibili.

Politica di gestione: prevalentemente orientata verso titoli di debito di breve/media durata, è ammessa un’esposizione residuale in azioni non superiore al 10%.

Strumenti finanziari: titoli di debito e strumenti del mercato monetario; titoli di capitale quotati su mercati regolamentati; quote di OICVM (fino al 30%); è previsto il ricorso a strumenti finanziari derivati a condizione che siano utilizzati al fine di assicurare un'efficiente gestione del portafoglio o con finalità di copertura. Non sono ammessi titoli di debito convertibili, ibridi, subordinati con grado di subordinazione superiore al “Tier-2” ovvero derivanti da operazioni di cartolarizzazione se detenuti direttamente; i titoli di debito rientranti in queste ultime categorie sono consentiti se presenti in via marginale all’interno del portafoglio di un OICVM

Categorie di emittenti e settori industriali: il GESTORE può investire negli strumenti finanziari ammessi ai sensi del DMEF 166 con i seguenti vincoli e limiti:

  • titoli di debito e di capitale ammessi solo se QUOTATI;
  • strumenti derivati ammessi esclusivamente su titoli di stato, tassi di interesse, indici azionari e valute, per la sola finalità di copertura dei rischi. L’attività in strumenti derivati sarà avviata a seguito dei relativi accordi, ove necessari. Il FONDO si riserva in ogni caso di autorizzare, previo accordo specifico, anche per periodi temporalmente limitati l’utilizzo di strumenti derivati per le ulteriori finalità ammesse ai sensi della normativa vigente;
  • quote di OICR, come definiti all’art.1 c.1 dal DMEF 166, e classificati ex art. 8 e 9 ai sensi del Regolamento UE n. 2088 o superiore, ammessi entro il limite massimo del 30% del valore di mercato del PORTAFOGLIO, a condizione che:
    • sia limitato esclusivamente a quote di OICVM (inclusi ETF), come definiti dall’art. 1, c. 1, lett. o) del DMEF 166;
    • in ipotesi di investimenti in ETF, questi sono ammessi esclusivamente se a replica fisica;
    • siano utilizzati al fine di assicurare una efficiente gestione del portafoglio tramite una adeguata diversificazione del rischio;
    • i programmi e i limiti di investimento di tali strumenti siano compatibili con quelli delle linee di indirizzo del mandato.
  • titoli di debito societario ammessi entro il limite massimo del 30% del valore di mercato del PORTAFOGLIO e l’esposizione massima per singolo emittente non può superare il massimo fra il 2% del portafoglio complessivo e il lotto minimo acquistabile per la singola emissione. Sono considerati “corporate” titoli obbligazionari diversi da governativi, sovranazionali e agency;
  • titoli di debito emessi da Paesi non OCSE o soggetti ivi residenti ammessi solo se denominati in USD o in EUR e sino a un massimo del 10% del valore di mercato del PORTAFOGLIO;
  • i titoli di debito subordinato di emittenti finanziari bancari dovranno presentare un grado di subordinazione non inferiore al Tier 2 (o Lower Tier 2 se di vecchia emissione) mentre quelli assicurativi non inferiore a junior subordinated; gli investimenti in strumenti ibridi di emittenti non finanziari e i titoli derivanti da operazioni di cartolarizzazione (quali, a titolo esemplificativo, ABS e MBS, fermo restando il rispetto da parte del GESTORE per conto del FONDO degli obblighi previsti dal regolamento UE 2017/2402 per l’assunzione di tali esposizioni) unitamente ai subordinati di emittenti finanziari sono ammessi entro il limite massimo complessivo del 10% del valore di mercato del PORTAFOGLIO;
  • investimenti in titoli di capitale ammessi entro il limite massimo del 10% del valore di mercato del PORTAFOGLIO;
  • titoli di capitale quotati su mercati di Paesi non aderenti all’OCSE ammessi sino a un massimo del 5% del valore di mercato del PORTAFOGLIO;
  • l’esposizione in valuta non euro, comprensiva dell’effetto delle coperture del rischio valutario operate mediante derivati, non può eccedere il limite del 10% del valore di mercato del PORTAFOGLIO.

Aree geografiche di investimento: sono previsti investimenti prevalentemente in strumenti di emittenti dell'area OCSE. Sono ammessi titoli di debito emessi da Paesi non OCSE o soggetti ivi residenti ammessi solo se denominati in USD o in EUR e sino a un massimo del 10% del valore di mercato del PORTAFOGLIO.

Rischio cambio: gestito attivamente. 

Rendimento obiettivo: il tasso di rivalutazione del TFR.

Modalità di gestione: indiretta, stile di gestione attivo. 

Mandati: numero dei mandati: 1; durata: 6 anni; mandato generalista.

Per maggiori informazioni, si rinvia alla Nota informativa per i potenziali aderenti presente nella sezione "Documenti" del presente sito web.