Settembre 2020
Commento ai rendimenti del terzo trimestre 2020
Settembre è stato un mese complicato, si è tornati a fare i conti con un’insistente volatilità sui mercati finanziari e con l’aumento della curva dei contagi per Covid 19. La preoccupazione per nuovi lockdown mina la speranza di una ripresa economica a “V”.
Se settembre poteva fare sperare in un ritorno alla normalità dopo la pausa estiva, la maggiore circolazione delle persone dovuta alla riapertura delle scuole e dei siti produttivi sta causando invece un’accelerazione della curva dei contagi in molto Paesi (i casi più eclatanti: Francia, Spagna e Germania).
Tutto ciò si riflette anche sui mercati finanziari che accolgono un ritorno della volatilità: se osserviamo, ad esempio, il Nasdaq, che nei mesi scorsi ha battuto ogni attesa conseguendo in otto mesi un rendimento del +37%, a settembre ha capitolato realizzando una performance negativa del -5,72%.
FONDEMAIN è stato comunque in grado di resistere e di reagire agli imprevisti e alle difficoltà dell’attuale scenario economico finanziario. Di seguito i rendimenti di ciascun comparto e i relativi approfondimenti:
DINAMICO: l’effetto dell’elevata volatilità sul comparto è pari a -0,46% nel mese, con un rendimento da inizio anno che si attesta a quota +2% (+2,48% il benchmark). Il Dinamico, dopo nove mesi, vince la medaglia di legno: in base a quanto riportato dal quotidiano economico-finanziario Milano Finanza, il comparto è tra le quattro migliori gestioni bilanciate dei fondi pensione negoziali italiani. Certamente questi mesi hanno rappresentato una vera sfida per i comparti a elevata composizione azionaria; il risultato da inizio anno testimonia il valore dell’Asset Allocation recentemente rinnovata e delle strategie adottate dai gestori.
PRUDENTE: poco lontano dal Dinamico, il Prudente chiude i primi nove mesi dall’anno con un rendimento del +1,82%, accusando solo un -0,13% nel mese. Il risultato da inizio anno è soddisfacente anche se messo a confronto con il benchmark di riferimento (+1,18%) o con la rivalutazione del TFR pari (+0,93%). In ottica di lungo periodo, dieci anni, il risultato è senza dubbio ottimo: il Prudente ha accumulato un rendimento del +44% contro il +21% del TFR in azienda.
GARANTITO: continua la crescita del comparto e l’avvicinamento alla neutralità: +0,05% il rendimento nel mese, -0,41% da inizio anno. Il gestore Amundi persegue, coerentemente con l’obiettivo del comparto e con i destinatari (i soggetti prossimi al pensionamento), una strategia molto prudenziale a causa dell’incertezza dell’evolversi della situazione economica e sanitaria. Il gestore preferisce non aumentare la rischiosità dell’investimento, rimanendo cauto sulla scelta degli asset in portafoglio.