Commento ai rendimenti – novembre 2022
L’inflazione USA accenna i primi segni di rallentamento. Gli investitori “brindano” in attesa di un primo allentamento delle politiche monetarie restrittive. Ottime le performance da inizio mese, soprattutto per i titoli tecnologici e i mercati asiatici. L’ottimismo dei mercati determina anche un ridimensionamento della volatilità.
Il mese di novembre
Nella prima decade del mese i mercati attraversavano una fase volatile e di attesa, legata da una parte alle elezioni di mid-term negli USA e dall’altra alla pubblicazione di una grande quantità di dati sugli utili aziendali. La pubblicazione del tasso di inflazione USA apre uno spiraglio di speranza agli investitori: il dato evidenzia un rallentamento della crescita dei prezzi al consumo generando una fase di buoni rialzi, più significativi sul Nasdaq, che generalmente è un comparto molto sensibile agli scenari di sviluppo macroeconomico. Il settore tecnologico ha, infatti, avuto una vera e propria svolta il 10 novembre con una performance giornaliera molto significativa (+7,35%).
I presupposti per l’ottimismo sui mercati, non solo nordamericani ma anche europei e asiatici, sono sempre gli stessi. Il principale timore degli investitori è un inasprimento delle politiche monetarie da parte delle banche centrali, che hanno dichiarato più di una volta di essere determinate a sacrificare la crescita economica per combattere le dinamiche inflazionistiche. In questo contesto un seppur lieve, miglioramento del dato sull’inflazione viene declinato dai mercati in chiave positiva nella speranza che una vera e propria recessione a livello globale possa essere evitata.
Nonostante l’inflazione dell’Eurozona non abbia evidenziato nessun tipo di rallentamento, i mercati europei hanno lo stesso seguito l’andamento positivo innescato oltreoceano. La borsa di Milano, per esempio, compie nel mese di novembre un recupero pari all’8,64%.
Appare, invece, meno lineare la situazione sui mercati asiatici dove si assiste sia ad una poderosa performance di Hong Kong, dato che il rispettivo indice contiene un numero consistente dei titoli tecnologici, sia agli impatti negativi sull’economia reale dovuti alle misure sanitarie restrittive in alcuni regioni della Cina.
Sul piano macroeconomico, nell’Eurozona si assiste a un deterioramento dell’attività manifatturiera causato dalla contrazione dei consumi che, a sua volta deriva dall’aumento dei prezzi. Contestualmente diminuiscono i livelli dei nuovi ordini e i livelli di produzione, anche se le flessioni registrate risultano meno drastiche di quelli rilevate nei mesi precedenti.
Relativamente alle gestioni del Fondo Pensione FONDEMAIN l’andamento al rialzo dei mercati finanziari si riflette anche nei risultai ottenuti dai tre comparti:
DINAMICO
Il comparto segna il miglior recupero tra i portafogli finanziari sfruttando i trend positivi dei mercati internazionali. Il comparto chiude il mese con un rialzo del +3,24%, che risulta leggermente superiore al mercato di riferimento (+3,04%). Purtroppo, il rimbalzo di novembre, per quanto significativo, lascia ancora il rendimento da inizio anno in territorio negativo (-10,88%).
PRUDENTE
Specularmente a quello Dinamico anche il portafoglio del comparto Prudente ha beneficiato della risalita della componente azionaria, per cui il risultato di fine mese è piuttosto positivo (+2,92%). Il benchmark registra qualche punto base in meno e la gestione ottiene un incremento dell’excess return positivo fino al +0,42%. Da inizio anno la performance YTD rimane comunque negativa ( -10,17%).
GARANTITO
Il comparto Garantito risente, chiaramente in misura molto marginale, dell’effetto positivo del rimbalzo della componente azionaria, dato che essa costituisce quasi l’1,5% del portafoglio. Per contro, la duration molto contenuta permette alla gestione di diminuire sostanzialmente l’impatto negativo dovuto ai rialzi dei tassi contenendo le perdite della componente obbligazionaria del portafogli. Il risultato da inizio mese è moderatamente positivo, con una performance del +0,17%, in linea con il rendimento obiettivo (+0,11%). Da inizio anno il comparto cede il -0,64%.
*I rendimenti indicati nei commenti dei singoli comparti rappresentano dati finanziari lordi.